Rischi politici della crisi

La crisi del ’29 ha avuto conseguenze tragiche sul piano politico: Hitler in Europa, e Roosevelt negli USA (beati loro… anche quando stanno nel guano ci nuotano meglio). Allo stato attuale la crisi potrebbe rivelarsi altrettanto grave, soprattutto se i disperati tentativi di stimoli monetari e fiscali e di salvataggio di banche e quasi banche non avranno successo.

Però non esistono movimenti politici estremisti organizzati, è cambiata l’ideologia, e non ci sono rossi e marroni in giro a spararsi con armi nascoste dopo una guerra mondiale. Allo stato attuale anche le BR sono un pericolo non immediato. Io direi quindi che il rischio politico interno in occidente (nordamerica, europa, oceania, giappone) è basso.

Ideologicamente è rimasta in piedi solo la socialdemocrazia, che tutto si può dire tranne che sia un’ideologia violenta (per fortuna). Tutte le altre ideologie sono morte, sia quelle violente che quelle innocue (come il liberalismo).

La cosa più simile alle BR / squadracce che abbiamo sono i fondamentalisti islamici, che però in Europa sono una minoranza di una minoranza… in pratica difficilmente saranno più di qualche milione in tutta Europa i simpatizzanti, di cui attivisti al più qualche decina o centinaia di migliaia.

Fondamentalmente, l’unico pericolo prossimo venturo è una rivincita dello statalismo, ma è già tra noi, altro che prossimo venturo.

In america latina ci sarà un accrescimento della demagogia e quindi un successo di figli e nipoti di Chavez. Questa tendenza è già in atto da diversi anni, e ormai comandano in diversi paesi, e fanno tentativi per rimanere al potere sub specie aeternitatis. Tentativi che più la crisi va avanti più è probabile che avranno successo. Ma non è chiara l’esposizione a questa crisi dell’America Latina.

La Russia è un mistero… ha la Borsa Valori distrutta, una moneta che fa ridere eppure presta soldi all’Islanda… si vede che del russo medio a Putin non frega proprio nulla. Forse i gas tossici al teatro lo avevano già dimostrato anni fa. Se i russi sono contenti così, a sorbirsi meno pane ma più grandeur, credo che non si ribelleranno. Mal che vada c’è la vodka.

Il Medio Oriente potrebbe avere problemi per il disimpegno USA, se dovesse avvenire, o comunque per la minore credibilità di un impegno USA di lungo termine, che stimolerebbe oggi attività sovversive (ah… le aspetattive… non rispettano la cronologia). Se il petrolio dovesse crollare, i vari despoti potrebbero avere problemi, e soffiare sul fuoco del fondamentalismo potrebbe essere una strategia per calmare le acque. Per quanto possa sembrare assurdo… Egitto, Iran e Arabia Saudita hanno fatto così per decenni, e allo stato attuale solo l’Egitto sembra aver smesso (con Mubarak ottuagenario fare previsioni è difficile).

La Cina al momento non rallenta granché la crescita economica, ma se dovesse rallentare le campagne potrebbero arrabbiarsi, già ora fanno migliaia di rivolte l’anno. Senza paravento ideologico la legittimità del governo potrebbe basarsi ormai quasi solo sulla crescita.

Il resto dell’E.O. non so, e neanche l’India. Ma se la Cina ha problemi di legittimità interni, proverà con qualche str*nzata nazionalistica, tipo distrarre i cinesi invadendo Taiwan. Tutto sommato la politica estera risponde a problemi di politica interna: altrimenti cosa fregherebbe all’Iran di Israele?

L’Africa non ha bisogno delle crisi finanziaria per essere in crisi, quindi potrebbe passarsela sempre uguale.

In conclusione, direi che la parentesi del Neoliberismo è finita, anche se per me non è mai veramente iniziata (un liberismo su alcuni mercati e non su quello centrale di un’economia di mercato: il mercato del credito. Che assurdità!), e ricominceremo con la socialdemocrazia iperregolamentata. Solo che nel lungo termine è finanziariamente ed economicamente insostenibile e quindi ci avviamo al declino globale come civiltà.

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17 risposte a Rischi politici della crisi

  1. yoshi. ha detto:

    a ‘sto punto meglio ‘na guerra allora! 🙂
    scherzo eh

  2. Libertarian ha detto:

    Approfittiamo della crisi per decrescere in maniera equa e solidale. Libero amore. Libere canne. E liberiamo pure gli ultras dalle galere. 🙂

  3. yoshi. ha detto:

    beh, libero amore e libere canne ci possono anche stare 🙂
    gli ultrà liberi ci sono già e la decrescita da quello che vedo io è iniziata da marzo…

  4. Ninus83 ha detto:

    Beh in questo periodo c’è l’economista Emiliano Brancaccio che ha una tesi basata sull’economia reale, ovviamente basata su Keynes, e quindi opposta agli austriaci. Il resto delle spiegazioni sono la “mancata regolamentazione” dei socio-liberali (insomma, quel che resta del centrosinistra) e la “Cina” per Tremonti, che ovviamente fanno ridere.

    Brancaccio riprende l’ultimo capitolo della teoria generale e dice che la crisi è avvenuta perchè l’attuale sistema monetario internazionale a cambi flessibili spinge tutti i paesi ad avere attivi nella bilancia commerciale (riduzione domanda interna con bassi salari e interessi monetari reali abbastanza alti per non avere fughe di capitali). Questi attivi sono stati assorbiti dalla “spugna” americana non perchè avessero alti salari (l’indice di gini ed la differenza tra il 20 % più ricco e più povero sono più alti negli Usa che in Europa) ma perchè si è voluto finanziare tutto col debito a basso costo possibile poichè gli Usa possono emettere moneta ed avere deficit commerciali senza che poi questi tornino nella loro totalità indietro a chiedere beni prodotti.
    Tutto, la casa, le azioni, l’auto.
    Richiamando Minsky utilizza una battuta che sembra una foto: “ultra speculative working poors”.
    Sta di fatto che ciò è andato avanti ed andava bene a tutti (americani che compravano a debito e europei ed asiatici che esportavano in Usa le merci in eccesso).
    Ovviamente le Abs e Cdo servivano alle banche commerciali per pompare debito (si liberavano tramite le società veicolo dei prestiti fatti per farne di nuovi), sempre a basso costo, e nel frattempo un americano povero poteva rifare un nuovo prestito e rimborsare i soli interessi del prestito attivando una carta di credito. E tutto questo per finanziare consumi.

    Nel 1970 gli americani non si indebitavano. Dopodichè ci sono stati vent’anni di tagli al welfare e allargamento della forbice salari/profitti, quindi era l’unica soluzione (il credito a basso costo) per non fare scoppiare una rivoluzione in Usa.

    Ovviamente, la ricetta di Brancaccio sarà quella della teoria generale, e cioè una camera di compensazione internazionale che faccia ricadere gli oneri dell’aggiustamento non solo ai paesi in deficit ma anche a quelli in surplus, così da evitare crisi di realizzo, crisi di carenza di domanda effettiva.

    Questo se si accettano i presupposti della teoria keynesiana. Sennò c’è la teoria austriaca che descriverebbe il comportamento della Fed di Greenspan non come dettato da un ventennio liberista con bassi salari per evitare che le persone scendessero in piazza con le pentole ed i fucili (in Usa devono fare attenzione alle rivolte, visto che vendono armi più o meno a tutti) ma per far contento il governo e le sue clientele.

    Come sempre la scelta è tra il keynesismo ed il misesismo. 😀

  5. Ninus83 ha detto:

    Dimenticavo. Per chi volesse leggere un articolo recente di Emiliano Brancaccio, può farlo qui:
    http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=9249

  6. Wellington ha detto:

    Mi sa che dobbiamo diventare survivalists anche noi. 🙂

    Mettiamola così, in cinese lo stesso carattere che significa “crisi” significa anche “opportunità“.

  7. millenniumfalcon ha detto:

    Ricordo che i cinesi augurano ai nemici di vivere in tempi interessanti.

    Gran bell’analisi, LF. Condivido quasi tutto fino all’ultima frase: non sarà la socialdemocrazia a causare il declino globale della civiltà. La socialdemocrazia si limiterà a fornire una dignitosa sepoltura al (non) immortale Ingegno Umano.

  8. Libertarian ha detto:

    Grazie.

    Torneremo ad essere scimmie. Io mi estingo per mancanza di peli sul petto, ne ho troppi pochi. In compenso con la palestra mi sono venuti muscoli notevoli, posso anche arrampicarmi sugli alberi, ora.

  9. LibertyFighter ha detto:

    Come fa ad essere esatta una previsione di uno che dice che nel lungo periodo saremo tutti morti. Dovrebbe bastare questo a capire da che lato sta la verità.
    Credo che LF abbia sottovalutato una piccola ipotesi. E’ vero che difficilmente ci imbarcheremo in una guerra interna all’occidente. Ma una bella guerra esterna, che so, tutti contro il M.O. ?

  10. DavyG ha detto:

    Sono pessimista anch’io.
    La gente è mediamente stupida, non capisce meccanismi e responsabilità, se la prende con chi non dovrebbe e non con chi dovrebbe.
    Insieme alla paura, ci sono tutti gli ingredienti per uno statalismo senza precedenti.
    Spero almeno che negli Usa non si arrendano.

  11. millenniumfalcon ha detto:

    Siamo al baratro?[..] Voi che ne dite? Il capitalismo reggerà (come il Millennium Falcon) e la democrazia ne uscirà con le solite ammaccature, ma sentiremo mai più parlare di liberismo, come pensa sconsolato Libertarian alzando per un attimo la testa dai libri di Von Mise [..]

  12. millenniumfalcon ha detto:

    Mettiti in ghingheri, che ti ho segnalato sul mio blog e qualche bella signora potrebbe venirti a trovarti :-))

  13. SyntheticKing ha detto:

    liberalismo ideologia innocua?

    allora posso bere arsenico, respirare monossido di carbonio, e guardare una trasmissione di retequattro senza dovre temere nulla…

  14. Libertarian ha detto:

    Ottimo argomento. Ma ti sei dimenticato di copiaincollarlo.

  15. cachorroquente2 ha detto:

    Nella tua analisi del Sud America dimentichi il Brasile che è la vera economia emergente della regione; Lula ha fatto alcune riforme di stampo socialdemocratico (che è difficile giudicare a distanza, comunque sono state apprezzate) ma non ha preso una direzione protezionista-populista.

  16. Libertarian ha detto:

    #15 volevo scrivere di Lula come un’eccezione, ma mi sono reso conto che non ne sapevo niente.

  17. millenniumfalcon ha detto:

    LF, guarda il commento precedente al mio (#11): Splinder crea automaticamente il link!

    SyntheticKing, nessuna ideologia è innocua, perché nasconde la realtà con una astrazione… e perché non c’è uomo più pericoloso di un intellettuale 🙂

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